Green Deal Europeo ed energia pulita: le proposte sulle fonti alternative per ridurre le emissioni

L’impegno per il potenziamento delle fonti rinnovabili con la contestuale riduzione delle “fonti tradizionali” ad alto impatto inquinante sono due dei temi chiave esposti dalla Commissione Europea nel processo di attuazione del Green Deal Europeo, il piano dell’UE che porterà ad un’Europa più pulita da qui al 2050.

Trasporti elettrici pubblici e privati a mobilità intelligente, generazione elettrica sostenibile, ricerca di nuove fonti rinnovabili, incremento dell’eolico offshore europeo. Il piano per lo sviluppo dell’energia pulita attraverso fonti rinnovabili mobiliterà investimenti per 260 miliardi all’anno, pari all’1,5% del PIL, con l’obiettivo di dimezzare le emissioni entro il 2030 per poi azzerarle a fine mandato.

 

“Il Green Deal Europeo è la nostra nuova strategia per la crescita: ci consentirà di ridurre le emissioni e di creare nuovi posti di lavoro”

 – Ursula Von Der Leyen

 

Un aiuto per l’ambiente e le persone

Il Green Deal Europeo, quindi, vuole essere non solo una strategia di rilancio economico, ma anche un aiuto concreto per l’ambiente e per le persone che ci vivono: meno plastica, meno carbone, meno pesticidi. Grazie all’innovazione e al cambiamento, all’energia pulita e all’elettrificazione dei trasporti, tutti i paesi membri faranno la loro parte nella battaglia contro l’inquinamento che sta devastando il Pianeta e aiuteranno anche la crescita delle loro economie. La Presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyer, sostiene infatti che «il Green Deal Europeo è la nostra nuova strategia per la crescita: ci consentirà di ridurre le emissioni e di creare nuovi posti di lavoro».

La prima legge europea sul clima dovrebbe essere approvata entro la fine di marzo 2020  e sancirà definitivamente l’impegno verso la neutralità climatica del 2050. Tutte le politiche dell’UE dovranno contribuire al raggiungimento di questo importante obiettivo e portare avanti gli sforzi già intrapresi negli ultimi 30 anni: tra il 1990 e il 2018, con l’economia in crescita del 61%, le emissioni di gas serra si sono ridotte del 23%. Le attuali politiche avranno lo scopo di portare la riduzione al -100%.

 

Il potenziamento delle fonti rinnovabili

L’UE presenta quindi un piano strutturato per aumentare l’impiego di fonti rinnovabili esistenti e per la ricerca di nuove, attraverso decreti legislativi e investimenti economici. Riduzione dell’inquinamento e decarbonizzazione gli obiettivi primari. Affinché ciò diventi realtà, l’accordo aggiunge che è “essenziale garantire che il mercato europeo dell’energia sia pienamente integrato, interconnesso e digitalizzato, nel rispetto della neutralità tecnologica”.

Ecco quali saranno gli interventi previsti e quali le fonti rinnovabili da potenziare:

  • – Smart mobility: strutturare una rete di trasporto green, per ridurre traffico e inquinamento nelle città. Mobilità smart significherà noleggio auto on demand, car sharing, bike sharing, veicoli elettrici o senza autista.
  • – Mobilità pubblica automatizzata, elettrica e intelligente: un trasporto pubblico convertito all’elettrico e interconnesso, con gestione del traffico attraverso applicazioni digitali intelligenti.
  • – Decarbonizzazione: smantellare la produzione di gas carbone a favore di nuove fonti di energia pulita, come il fotovoltaico.
  • – Incentivi alla ricerca di nuove fonti di energia pulita e di produzioni ecosostenibili attraverso finanziamenti e investimenti.
  • – Potenziamento energia eolica: sviluppo fino al 100% del potenziale eolico offshore dell’Unione Europea.

 

 

Source: Nse Energy Business.com