Si pensa sempre che i migliori e più innovativi centri di ricerca al mondo siano negli Stati Uniti. E invece non è così. Lo evidenzia la classifica The World’s Most Innovative Research Institutions dell’agenzia Thomson Reuters, che ha assegnato un punteggio alle istituzioni pubbliche più innovative al mondo. I parametri utilizzati dal centro di ricerca Reuters sono stati il numero di articoli pubblicati in riviste scientifiche dal 2008 al 2013, il numero di brevetti depositati, il numero di citazioni ottenute e quello di collaborazioni con realtà industriali per attività di ricerca, per comprendere il potenziale impatto nell’economia reale dei progetti.
La top 3
Al primo posto il francese Cea (Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives) un ente pubblico di ricerca fondato nel 1945 con dieci sedi sparse nel Paese, specializzato in nucleare, fonti rinnovabili e ambiti militare e medicale. Segue a ruota la tedesca Fraunhofer Society (Fraunhofer-Gesellschaft zur Förderung der angewandten Forschung), la più grande organizzazione per la ricerca applicata in Europa che conta 69 centri, 24mila dipendenti e con un budget annuale di 2,1 miliardi di euro di cui, il 70% proviene da collaborazioni con le industrie. Gli ambiti di ricerca sono Difesa e sicurezza, IT, Scienze naturali, Scienza dei materiali e Tecnologia microelettronica. Al terzo posto, c’è la Japan Science and Technology Agency (Jst) nata nel 1996 dalla fusione di due agenzie di ricerca governative. Nel 2014, tre scienziati del JST hanno vinto il premio Nobel per la fisica per aver inventato diodi efficienti a emissione di luce blu, che hanno consentito di ottenere fonti di luce bianca a risparmio energetico.
Leggi anche: Più risorse per ricerca e immigrazione: ecco come cambierà il bilancio dell’Ue
Le americane
HHS, l’ente governativo che si occupa della salute dei cittadini americani, al quarto posto, è un dipartimento del governo federale. Le 11 divisioni operative del dipartimento includono alcuni dei centri di ricerca scientifica tra i più attivi della nazione, tra cui il National Institutes of Health, i Centers for Disease Control and Prevention e la Food and Drug Administration. Nella lista spiccano anche la Marina degli Stati Uniti e l’Esercito degli Stati Uniti. Come HHS, queste organizzazioni di servizi militari non sono conosciute per la scienza, ma svolgono una vasta gamma di ricerche di base e applicate nel perseguimento della loro missione. Più di 60 ricercatori hanno vinto un premio Nobel per il lavoro finanziato dall’Ufficio di ricerca navale da quando è stato istituito nel 1946. Il laboratorio dell’Esercito degli Stati Uniti, istituito nel 1992, ha sviluppato prodotti come rivestimenti avanzati per proteggere i veicoli dalla guerra chimica, che sono ora usati per proteggere monumenti, sculture e opere d’arte.
Il primato europeo
La classifica ha una forte presenza europea: su 25 posizioni, otto sono occupate da centri di ricerca europei: quattro francesi, tre tedeschi e uno spagnolo con il Csic (Agencia Estatal Consejo Superior de Investigaciones Científicas). Seguono gli Stati Uniti con sei istituzioni, tra le quali la Nasa, il Giappone con tre e la Cina con l’Agency for Science, Technology & Research di Singapore, la Chinese Academy of Sciences di Pechino e la Academia Sinica di Taiwan.