La maggior parte degli analisti viene perseguitata ogni giorno dalla stessa domanda: dove converrà investire nel futuro? Ognuno dà la sua risposta, con una più o meno azzeccata previsione dell’andamento del mercato.
Tra le tante risposte, stanno attirando l’attenzione degli analisti alcune forme di investimento alternative alle più comuni azioni e obbligazioni. Nuove opportunità di guadagno, che si focalizzano su trend di lungo periodo, quali ad esempio le energie rinnovabili.
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In particolare, si individua nel mercato dell’energia rinnovabile un settore in netta crescita, che offre un’ampia scelta per i risparmiatori e offre un buon rapporto rischio/rendimento. Infatti, gli investitori possono scegliere se puntare sulle azienda di infrastrutture oppure su quelle energetiche. Il tutto, senza dimenticare che questo settore ha portato alla ribalta del mercato anche alcune materie prime fino a poco tempo fa sconosciute.
Il mercato delle infrastrutture
Si prevede che nei prossimi anni diverse nazioni investiranno in maniera molto più decisa nel settore dell’energia rinnovabile, soprattutto quelle in cui i livelli di CO2 nell’aria hanno raggiunto soglie preoccupanti.
La crescita in questo settore, però, dovrà essere seguita da un aumento delle infrastrutture. Secondo gli esperti, nei prossimi anni verranno investite diverse decine di migliaia di miliardi solo a questo fine.
Saranno molti, quindi, i Paesi a emettere obbligazioni governative volte a finanziare questi investimenti. Muoversi per tempo diventa, quindi, la strategia migliore per investire su un settore in sicura espansione.
I vantaggi
Ma i motivi per investire sulle energie rinnovabili non sono finiti qui. Oltre alla “questione CO2”, sono le caratteristiche stesse del mercato dell’energia rinnovabile a renderlo un investimento invitante. Ad esempio:
- offre flussi di cassa stabili nel lungo periodo e una buona visibilità per gli investitori;
- è correlato all’inflazione;
- non dipende dall’andamento del ciclo economico.
Il mercato delle materie prime
Come abbiamo accennato prima, la crescita del mercato delle energie rinnovabili ha anche permesso a determinate materie prime di imporsi, e non poco, nel settore. Ad esempio, il Litio, il cui prezzo è aumentato del 60% solo nel 2017 (dati del Benchmark Mineral Intelligence Index), mentre l‘anno precedente è cresciuto del 50%.
Non sembra, inoltre, che la crescita delle domanda e il prezzo del Litio siano destinati a calare. Infatti, con la maggior diffusione di auto elettriche, si prevede che la domanda di Litio crescerà ancora di più.
Ma il litio non è l’unica materia prima a cui giova questo momento storico: anche il cobalto, utilizzato per le batterie delle auto elettriche, ha visto un aumento della domanda fino a livelli mai visti prima.