Urban Green, le città del futuro ecosostenibili e a impatto zero

Il futuro delle città sarà green ed ecosostenibile. Gli agglomerati urbani potranno diventare un lontano ricordo mentre progettisti sempre più Green offriranno nuovi spazi abitativi ecocompatibili e rispettosi della natura, permettendo alla progettualità sostenibile di farsi motore economico ed etico sul quale innestare le politiche urbanistiche, ambientali e sociali dei prossimi decenni.
Questo uno degli spunti di riflessioni offerti dalla ricorrenza di oggi, la Giornata Mondiale dell’Ambiente, il cui tema 2021 “Ripristino degli Ecosistemi”, promosso dalle Nazioni Unite, pone il focus sulle buone pratiche individuali e collettive per difendere l’ambiente e per viverlo responsabilmente.
Una Guida pratica (https://unenvironment.widen.net/s/ffjvzcfldw/ecosystem-restoration-playbook) descrive passo dopo passo cosa fare e come fare per aiutare a ripristinare tutti i segmenti che compongono il nostro ecosistema: dalle foreste agli alberi delle nostre città, dai laghi ai fiumi, dalle città alle metropoli, dagli oceani alle coste, fino ai campi coltivati.

IMPATTO URBANO

Fra i settori chiave per lo sviluppo sostenibile delle comunità ci sono sicuramente i contesti urbani e il loro sviluppo. Un ambito di intervento richiamato dalle Nazione Unite, presente nell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile e nel programma Next Generation EU approvato dall’UE, segno evidente che dal ripensamento delle città, in chiave ambientale e sostenibile, passa il futuro delle prossime generazioni. Un cambiamento che deve avvenire sia a livello centrale, da parte di Governi, Istituzioni ed Enti locali, ma anche attraverso la responsabilità e le buone pratiche di ognuno di noi.
Molte città e metropoli italiane hanno da tempo investito su nuove politiche ambientali e di sostenibilità implementando la mobilità green, creando spazi verdi in contesti urbani di nuova generazione, producendo energia a basso impatto, sostenendo un consumo responsabile unendo politiche di risparmio economico e di tutela per favorire un progresso ambientale. Tutte queste iniziative, in un’ottica di investimenti nel lungo periodo, hanno di fatto cambiato radicalmente il volto delle città e le abitudini dei cittadini.

SMART CITIES

È chiaro che interventi spot, se non accompagnati da un radicale cambiamento di prospettiva che preveda finanziamenti adeguati e investimenti proiettati sul futuro, risulterebbero inconsistenti e privi di efficacia. Motore del ripensamento urbano in chiave green è la capacità di generare progresso rispettando l’ambiente, obiettivo da perseguire necessariamente mettendo in campo un ventaglio di azioni coordinate e continuate nel tempo.
In quest’ottica le reti di trasporto urbano, le reti energetiche e le reti ambientali sono gli strumenti attraverso i quali si può condurre quel cambio di passo rispetto al passato. Da queste 3 direttrici di indirizzo e dagli investimenti che verranno fatti passerà il reale progresso urbano, che di fatto potrà consegnare alla future generazioni un mondo più attento ai cambiamenti in atto e al tempo stesso consapevole dell’importanza dell’ambiente e del pianeta.

I TRE ASSET DI SVILUPPO

Adottare una mobilità sostenibile riducendo la movimentazione del parco auto privato e dei mezzi inquinanti favorendo una mobilità elettrica/ibrida o alternativa (ciclabile, pedonale e sharing) è un primo passo, così come rivedere le reti ferroviarie e di interscambio di superficie o sotterranee (metropolitane) fino alla rivisitazione in chiave green delle reti energetiche. Quest’ultime, alla pari della mobilità, risultano importanti asset sui quali investire. Le illuminazioni pubbliche a led ridurrebbero i consumi, così come incentivare l’uso dell’eolico, dell’idroelettrico, del solare fotovoltaico o delle biomasse genererebbe risparmio e minori consumi, aiutando l’ambiente e l’ecosistema.
Da questo elenco non possono mancare le reti ambientali quali le reti idriche, gli impianti di depurazione, il verde urbano e le reti di raccolta differenziata incentivate dall’uso responsabile da parte dei cittadini. Unendo in una prospettiva comune lo sviluppo degli spazi urbani e la tutela dell’ecosistema si procederà celermente verso quel “new deal” ambientale che rappresenta per la comunità internazionale un obiettivo imprescindibile e non più rimandabile, al quale le società moderne sono chiamate ad attenersi.