A volte le storie più leggendarie nascono dagli eventi più banali. È il caso di Netflix, la cui idea alla base è venuta in mente a Reed Hasting dopo avere preso una multa di 40 $ per il ritardo nella riconsegna del celebre film “Apollo 13”. Per la cronaca, oggi la capitalizzazione alla borsa di New York della società di streaming americana ha superato i 50 miliardi.
Dalla multa alla fondazione
Reed Hasting è un ingegnere informatico laureato a Stanford che, dopo aver venduto la sua precedente società di software e ricevuto la celebre multa, decise nel 1997 di fondare Netflix come servizio postale di noleggio di DVD, VHS e videogiochi. Il boom si verificò non appena Hasting introdusse la formula mensile senza limiti, che oggi definiremmo flat: si potevano scegliere 3 titoli, riceverli via posta, restituirli e riceverne altri anche più volte nello stesso mese. Il tutto a 6$
Il 2007, l’anno della rivoluzione
È febbraio del 2007 il momento in cui inizia l’annus mirabilis della storia di Netflix. Dopo aver spedito il miliardesimo DVD, Hastings affianca all’invio postale una piattaforma di video streaming. Sempre con lo stesso abbonamento, sempre senza limiti e sempre allo stesso prezzo di prima. Il successo è immediato e va oltre le più rosee previsioni.
House of Cards e la content strategy di oggi
Nel 2011 Netflix decide di entrare nel mondo della produzione di contenuti originali Viene scelto David Fincher, il regista di Fight Club, per raccontare il dietro le quinte della politica alla Casa Bianca. Visto il clamore suscitato, i diversi Golden Globe vinti e gli introiti derivati dalla vendita del contenuto, Hasting decide di giocare d’anticipo – ancora una volta – e lancia così la casa di produzione Netflix Originals.
Cosa ci insegna la storia di Netflix
Netflix si è reinventata almeno tre volte, in meno di vent’anni di storia. A differenza di Blockbuster, a cui la stessa Netflix si era offerta nel 2000 per meno di 50 milioni di $. Quindici anni dopo la camaleontica società di Hasting ha quasi cento milioni di abbonati in tutto il mondo, mentre la granitica Blockbuster è fallita.