Natale, cinque libri su futuro e innovazione da mettere sotto l'albero

A Natale non c’è regalo migliore. Un libro è cultura, è sapere, è conoscenza. Quest’anno sotto l’albero potreste mettere dei libri che aprono le porte al presente più innovativo e al futuro. Eccone cinque scelti e proposti da Tendercapital.

 

Stephen Hawking – Le mie risposte alle grandi domande

Questo non può che essere il primo libro consigliato per Natale, soprattutto per i più giovani. “Ricordatevi di guardare in alto, verso le stelle, e non i vostri piedi. Siate curiosi. Liberate la vostra immaginazione. Plasmate il futuro”. Sono le sue parole contenute in questo volume che raccoglie un po’ la sua eredità spirituale. La previsione, o meglio il timore di Hawking, è che il progresso scientifico, prima o poi, porterà inevitabilmente allo sviluppo di intelligenze artificiali e che le macchine, in grado di ragionare autonomamente, non saranno manipolabili dall’uomo: “In breve, l’avvento dell’IA super intelligente sarebbe la cosa migliore o peggiore che dovesse mai accadere all’umanità. Il vero rischio con l’intelligenza artificiale non è la malizia, ma la competenza”, spiega Hawking. In questo libro troviamo una raccolta delle risposte a tutte le grandi domande dell’intero nostro universo, tramite una prosa comprensibile a tutti. Perché l’universo si dà tanta pena di esistere? Qual è la sua natura? Perché l’universo è così come lo vediamo? Qual è il nostro posto in esso? Esiste un creatore?

 

Ellen K. Pao – La guerra di Ellen

Pao Effect: così è stato definito l’impatto di questo libro sulla società. Quella di Ellen è una storia di sacrifici e duro lavoro, di sogni e di speranze che hanno rischiato di infrangersi contro un muro grigio di discriminazione e omertà. Il suo libro è il racconto di una donna che, giunta dopo brillanti studi nello sfavillante mondo della Silicon Valley, ha scoperto che appartenere al genere femminile e a una minoranza etnica la escludeva da ogni dinamica professionale, dagli inviti alle cene di lavoro fino ai processi decisionali ai più alti livelli gerarchici. Inserito tra i libri dell’anno, tanto dal Financial Times quanto da Elle, questo libro è il racconto di una battaglia legale e politica spietata e senza esclusione di colpi, una storia di ingiustizia e di coraggio, e un atto di accusa che denuncia la ferita ancora aperta della discriminazione sul posto di lavoro, una realtà per milioni di persone in tutto il mondo.

 

Mark O’Connell – Essere una macchina

È il resoconto di un viaggio del 2016 in America sulle tracce dei transumanisti, un gruppo che, in diverse forme e modalità, credono nel superamento della morte grazie all’ausilio della tecnologia avanzata. Ma il volume è anche e soprattutto un’immersione nel mondo delle Big Tech che costellano la Silicon Valley, capace di portare a galla le connessioni profonde tra apparati securitari, piattaforme tecnologiche e mondo finanziario. Alla Alcor, per 200mila dollari, è possibile far conservare il proprio corpo in un dewar, “giganteschi thermos pieni di azoto liquido”, o più economicamente (con 80mila dollari) la propria testa. I corpi – o le teste – sono considerati in sospeso, come nel Limbo, in uno stato intermedio tra la vita e la morte. Sebbene O’Connell dissenta garbatamente, secondo Max More, presidente della Alcor, transumanista, fautore dell’estropianesimo, a Scottsdale c’è l’uomo più vecchio del mondo: James Bedford, Phd, nato nel 1893, di anni 125. La Alcor è la manifestazione fisica del nucleo concettuale su cui si fonda il transumanesimo. Secondo O’Connell è “un movimento di liberazione che rivendica nientemeno che una totale emancipazione dalla biologia. Esiste una concezione alternativa – uguale e contraria – secondo cui questa liberazione sarebbe, in realtà, soltanto un asservimento alla tecnologia”.

 

Alec Ross – Il nostro futuro

Non è nuovo, ma è un vero manuale dell’innovazione. È facile dimenticare quanto è cambiato il mondo negli ultimi decenni, perché viviamo immersi nel presente. Ed è ancora più facile non pensare a quanto cambierà il mondo nei prossimi anni, perché spesso la trasformazione è imprevedibile, inarrestabile – e rischiosa. Alec Ross, consigliere dell’amministrazione Obama per l’Innovazione e docente alla Columbia University, ha lavorato per anni alla frontiera del cambiamento, viaggiando in tutto il mondo, dal Kenya delle startup alla Corea del Sud dei fantascientifici laboratori di ricerca, per cogliere gli sviluppi tecnologici in tempo reale. Vero e proprio “futurologo”, Ross ha scritto questo libro con uno scopo ben preciso: raccontare a tutti il futuro che ci aspetta, per aiutarci a trovare il nostro posto nel nuovo mondo: “Vent’anni fa avrei voluto leggere un libro capace di prevedere la rivoluzione di Internet. Oggi ho provato a scriverlo io: dal codice informatico al codice genetico”. Passando dalle analisi economiche più dettagliate al racconto appassionante di storie concrete dai quattro angoli del pianeta, Ross affronta tutti i temi più caldi dell’innovazione – dalla ricerca genetica alla cybersicurezza alla rivoluzione dei Big Data – evidenziando le sue ricadute sulle decisioni che ognuno di noi dovrà prendere nei prossimi vent’anni.

 

Rachel Botsman – Di chi possiamo fidarci?

I suoi Ted talk sono tra i più visti su YouTube ed è stata inserita tra i migliori 20 conferenzieri al mondo. Non è un caso: Rachel Botsman riesce a parlare e scrivere in modo accattivante persino della convergenza tra fiducia e tecnologia. Perché se tutti siamo disincantati nei confronti di politica, aziende e media, milioni di persone prestano le loro case a perfetti sconosciuti, si scambiano valute digitali e si fidano di un robot? Botsman la definisce “fiducia distribuita”, un nuovo paradigma, reso possibile dalla tecnologia, che sta riscrivendo il nostro modo di vivere, lavorare e consumare. Oggi la fiducia è passata dalle istituzioni ai singoli individui, anche sconosciuti. Domani, istituzioni, aziende e governi dovranno recuperarla. Secondo l’autrice troveranno un modo per farlo.