Medicina Digitale, la nuova frontiera della “sanità connessa”

L’emergenza sanitaria vissuta negli ultimi due anni ha accelerato il processo di digitalizzazione della sanità e ormai si parla sempre più spesso di “sanità connessa”. La pandemia da Covid-19 ha accelerato l’uso e la diffusione della nuova medicina intelligente più vicina alle esigenze della collettività, capace di sfruttare maggiormente e con più efficacia le infrastrutture della Rete. La nuova frontiera è offrire alla collettività un nuovo orizzonte diagnostico e metodologico nella somministrazione di cure come nell’assistenza, creando una rete digitale che connetta ospedale, territorio e domicilio del paziente.

 

I VANTAGGI DELLA SANITÀ CONNESSA

I medici e gli operatori sanitari si trovano oggi al centro di una grande rivoluzione: lo sviluppo di una nuova sanità non dipende più unicamente dalla crescita del settore, ma anche dall’acquisizione di nuove competenze tecnologiche a supporto degli operatori e di tutto il settore dedicato alla cura della persona.

Fra le misure di maggiore interesse annoveriamo la “sanità connessa” riferita ai malati cronici, la cui problematica diventa sempre più centrale. Secondo l’OMS tra le malattie croniche a elevata mortalità più diffuse ci sono le malattie cardiovascolari (17,5 milioni di morti all’anno), il cancro (7,6 milioni), le malattie respiratorie croniche (oltre 4 milioni) e il diabete (oltre 1 milioni).
Tra le patologie cardiovascolari, l’ipertensione non trattata rappresenta uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie quali l’aterosclerosi delle arterie coronarie, delle carotidi, delle arterie renali e degli arti inferiori. Potrebbe però essere tenuta sotto controllo da remoto con relativa semplicità. Secondo le stime, infatti, nel 2025 il numero di persone con ipertensione dovrebbe arrivare a 1,5 miliardi (quasi il 30% della popolazione), ma se i sistemi di sanità connessa potessero monitorare costantemente i pazienti da remoto si potrebbe ridurre la percentuale di decessi (attualmente al 14%) ed evitare la cronicizzazione della patologia e le disabilità collegate.
La telemedicina può rappresentare quindi un valido supporto per seguire anche i pazienti meno gravi ed evitare che si cronicizzino, con ricadute positive sia per la collettività che per il sistema sanitario.

 

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Accanto alla “sanità connessa”, un altro importante aiuto allo sviluppo di una nuova sanità può arrivare dalla intelligenza artificiale. Implementare l’aspetto tecnologico favorendo maggiori occasioni di interscambio di dati sfruttando le nuove conoscenze disponibili – intelligenza artificiale, machine learning, cybersicurezza, robotica, cloud, analytics, big data, ingegneria biomedica – permetterà di sviluppare nuove cure e migliorare l’efficienza del sistema sanitario.

Il cuore dell’approccio sanitario IA sarà la tecnologia necessaria alla raccolta e allo scambio costante di informazioni sanitarie a distanza, un flusso continuo di dati inviati da dispositivi in dotazione ai pazienti a un database protetto il cui accesso sarà riservato a staff medico e interessati che ne avranno titolo. La raccolta e lo scambio continuo di dati fra medici e operatori permetterà di conoscere l’anamnesi dettagliata e avere aggiornamenti, anche in tempo reale, sullo stato del paziente, tenendo costantemente sotto controllo la situazione clinica e la validità della cura prescritta. Aumenterà inoltre l’autonomia del paziente eliminando, ad esempio, la necessità di continue visite mediche in presenza.

 

TELEMEDICINA

La telemedicina, nei casi clinici previsti, può rappresentare un sensibile miglioramento nella qualità della vita per tutti i pazienti che di fatto verrebbero resi autonomi favorendo l’autogestione. Attraverso lo sviluppo costante della telemedicina si attiverebbe una rete integrata virtuosa fra ospedale-territorio-domicilio che permetterebbe ai pazienti di interagire da remoto con le diverse figure professionali – medici di medicina generale, pediatri, infermieri, specialisti, farmacisti – restando sempre in contatto diretto con i professionisti e beneficiando di un supporto immediato personalizzato. Un’attivazione costante della telemedicina, che rientra nella fattispecie della “sanità connessa”, aumenterebbe il potenziale di efficacia delle terapie, costantemente monitorate, e ridurrebbe i costi di gestione della macchina operativa sanitaria favorendo un maggiore e migliore coinvolgimento del paziente nelle dinamiche dedicate. L’obiettivo è fare network snellendo e semplificando la vita quotidiana del paziente e il lavoro degli operatori, migliorando la qualità della vita delle persone e dei sanitari.