Le "misure verdi" previste dal Green Deal Europeo

Sono tante le “misure verdi” realizzate dal Parlamento Europeo contenute nel programma Green Deal. Si parte con la Plastic Tax, passando per gli Eco-Bonus e i Green Bond, fino alle iniziative di sviluppo e finanziamento per il piano Eco-Scuole.

Non si ferma poi la ricerca sull’utilizzo di soluzioni a energia pulita, già avviata da qualche anno, con la novità però degli impianti a biogas – contestualmente alla lotta ai CO2 – e lo sviluppo di progetti sostenibili per le imprese, con il sostegno di una neonata commissione taglia-fossili che studia la riduzione dei sussidi dannosi per l’ambiente. In questo senso, il ministero dell’Economia ha previsto concessioni di garanzia fino all’80% per la decarbonizzazione, l’economia circolare e la rigenerazione urbana.

Ecco allora nel dettaglio quali sono le misure verdi previste dal Green Deal Europeo già avviate e che si protrarranno in un primo step fino al 2022 per poi raggiungere gli obiettivi prefissati nel 2028.

La Plastic Tax, Eco-Bonus e Green Bond

La nuova tassa, chiamata Plastic Tax e già in vigore dallo scorso luglio 2020, prevede il pagamento di una somma pari a 80 centesimi per ogni chilogrammo raccolto sui prodotti in plastica monouso e i prodotti in tetrapak (45 centesimi, invece, previsti dalla legge italiana). Sono esclusi dalla misura i prodotti in plastica riciclata e quelli composti con una percentuale di plastica inferiore al 40%.

Per quanto riguarda invece gli Eco-Bonus, si tratta principalmente di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica, che coinvolge la creazione di impianti di micro-cogenerazione e le ristrutturazioni edilizie. Non solo: il bonus andrà anche ai privati per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione della propria abitazione. Alle imprese, è stato poi previsto un credito d’imposta per il 2021 e il 2022 destinato a chi realizzerà progetti ambientali grazie a nuovi beni per il 10% delle spese sostenute per brevetti, consulenze e lavoratori dipendenti.

Infine, i Green Bond o “obbligazioni verdi”: questi nuovi strumenti finanziari serviranno per gli interventi delle amministrazioni degli Stati Membri a sostegno dei programmi per la lotta ai cambiamenti climatici, agli incentivi sulla riconversione energetica, all’economia circolare, alla protezione dell’ambiente e all’uso sostenibile dei terreni.

«Si premiano gli sforzi compiuti negli ultimi quindici anni, durante i quali sono stati investiti oltre 4 miliardi e generati oltre 12 mila posti di lavori stabili»

Gli impianti a Biogas e la commissione taglia-fossili

Per gli impianti a Biogas in scadenza e in esercizio dal 2007, sono pronti incentivi per un massimo di 15 anni. Ad erogarli sarà la Commissione Europea con i vari ministeri dello Sviluppo Economico degli Stati Membri che ne definiranno le risorse e le coperture. Piero Gattoni, Presidente del Consorzio Italiano Biogas, ha affermato: «L’approvazione di queste norme è per noi un segnale forte e di indirizzo per il settore del biogas agricolo. Si premiano gli sforzi compiuti negli ultimi quindici anni, durante i quali sono stati investiti oltre 4 miliardi e generati oltre 12 mila posti di lavori stabili. Si tratta di un primo importantissimo passo per dare continuità al patrimonio infrastrutturale strategico realizzato dalle aziende agricole che, investendo in tecnologia e sostenibilità, hanno implementato negli anni un modello di economia circolare in agricoltura divenuto un’altra eccellenza del nostro made in Italy».

Per regolamentare il taglio delle fonti fossili e supportare le imprese nel cambio di rotta verso l’utilizzo delle rinnovabili, a gennaio 2020 è stata costituita la commissione taglia-fossili. All’interno del ministero dell’Ambiente, questa si occuperà di studiare la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi e di creare proposte legate al passaggio alle fonti energetiche. Alla guida della commissione taglia-fossili ci sarà il ministro dell’Ambiente, affiancato da un rappresentante del ministero dell’Economia, del ministero dello Sviluppo Economico, del ministero dei Trasporti, del ministero delle Politiche Agricole e a tre esperti di settore.

Gli altri Progetti Green e il Piano Eco-Scuole

Per la realizzazione di Progetti Green, ovvero a indirizzo sostenibile, sono state aggiunte altre misure per programmi di investimento e operazioni a favore della decarbonizzazione, della rigenerazione urbana e dell’economia circolare.

Entro ottobre 2020 saranno attuate misure extra, già in previsione a inizio anno, per abbassare ulteriormente i livelli di CO2: innanzitutto la tassa sulle auto aziendali basata sul quantitativo percentuale di emissioni nocive, poi il rinnovo parco auto della pubblica amministrazione a favore di mezzi elettrici, ibridi o a idrogeno (acquisto o noleggio per almeno il 50% del totale) e lo stop all’esenzione delle royalty sui grandi giacimenti di gas. Inoltre, è prevista una norma per aiutare le case popolari nel consumo energetico: potranno beneficiare dello scambio sul posto di energia prodotta da altri condomini, il cui disavanzo non-consumato potrà essere usato da altre case invece che andare a finire sulla rete nazionale.

Infine, il Piano Eco-Scuole, che prevede una serie di interventi ad implementazione dell’efficienza energetica degli edifici pubblici, ma che vuole anche essere – allo stesso tempo – un progetto che coinvolga e sensibilizzi sempre di più gli ambienti scolastici verso nuove regole di sostenibilità, a livello sia sociale che didattico. Nel Piano, per esempio, è inclusa la rimodernizzazione delle aree verdi delle scuole, per trasformarne alcune parti in veri e propri “laboratori” all’aria aperta dove gli alunni possano aumentare concretamente la conoscenza di piante e animali.