Storia di una famiglia italiana
La storia di Prada ha inizio nella primavera del 1913, quando Mario Prada e il fratello Martino aprono il primo negozio di pelletteria in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.
Gli affari vanno bene e ben presto i fratelli Prada diventano i fornitori di pellami ufficiali della Real Casa Savoiarda. La boutique specializzata in oggetti di lusso resiste alla Prima guerra mondiale, al ritiro di Martino dagli affari e poi ancora a una seconda guerra. Mario ritiene che le donne non siano in grado di occuparsi di affari e ripone ogni speranza nei figli maschi.
La gestione resta nelle sue mani sino al 1958, anno della sua morte, quando a dispetto di ogni aspettativa i prescelti decidono di lasciare l’azienda alle sorelle Nanda e Luisa.
L’ingresso di Miuccia
Una vera e propria evoluzione dell’azienda ha inizio nel 1977, anno in cui Miuccia Prada – figlia di Luisa – inizia ad occuparsi dell’attività fondata dal nonno. È timida ma determinata nelle scelte estetiche. In quegli anni partecipa attivamente alla vita politica e sociale italiana, aderendo al movimento femminista e militando nel Partito Comunista.
Dal suo ingresso in società i successi si susseguono inarrestabilmente, dalla prima collezione di abiti prêt-à-porter della storia, all’inclusione di Miuccia tra le 50 donne più importanti del mondo, sino all’ascesa dell’azienda di nonno Mario fino ai vertici della moda internazionale.
Innovazione al centro di tutto
Il vero successo di Miuccia Prada si deve a un approccio nel disegnare capi e accessori e una tecnica di vendita assolutamente innovativi. Miuccia non si limita
alla definizione delle proprie collezioni ma guarda oltre. Collabora costantemente con architetti di fama internazionale perfezionando sempre più il design dei negozi Prada.
Oggi il suo nome rientra nella classifica Forbes delle donne più influenti del mondo. Chissà come commenterebbe questa ascesa Nonno Mario.