Che bruciare idrocarburi – materia prima non rinnovabile e a rischio estinzione – fosse una soluzione con data di scadenza lo abbiamo imparato tutti negli ultimi anni.
La soluzione? Automobili con trazioni ibride, elettriche o a idrogeno sempre più leggere, in grado di pesare sempre meno sull’ambiente. Un’aspirazione talmente nobile da potersi permettere qualche imperfezione sul fronte estetico, almeno fino a qualche tempo fa.
Vediamo insieme com’è cambiato il mercato delle auto elettriche, anche dal punto di vista del design.
1913
In molti non sanno che, l’auto elettrica a batteria fu una tra i primi tipi di automobile ad essere inventata, sperimentata e commercializzata. In questa fotografia Thomas Edison e un’auto elettrica.
Foto, Wikimedia
1974
Fiat City Car X1/23 consisteva nella variante elettrica della Fiat City Car. Nell’estate del 1979, ne venne presentata una versione ancora migliorata, con batterie al nichel-zinco.
1997
Honda EV Plus. Primo BEV costruito da una grande ditta, senza l’uso di batterie piombo-acido. Velocità max. superiore ai 130 km/h; 24 batterie a 12V con accumulatore NiMH.
2009
Tazzari Zero. Vettura sportiva a due posti, realizzata dall’azienda italiana Tazzari, dal peso contenuto grazie a un corpo interamente in alluminio. Ha una velocità massima di 100 km/h e un’autonomia di 140 km.
2012
Tesla model S. Una berlina sportiva che, di certo, non sembra un’auto ad emissioni zero. Infatti la vettura di Elon Musk dimostrò che un’auto ecologica può anche emozionare, tutti i giorni.
2020
La concept Mercedes Generation EQ anticipa una nuova vettura elettrica, quasi certamente una crossover.
Come avrete potuto notare da queste foto, nella progettazione delle auto elettriche il coefficiente aerodinamico è sempre stato sinonimo di code goffe, che ne penalizzavano il design. Oggi questa tendenza sta cambiando, a favore di eco-tecnologie sempre più concentrate sulla ricerca estetica, sinonimo di un’evoluzione stilistica sempre più di tendenza.