Stella McCartney, la designer dall'anima sostenibile

Tomorrow starts today, domani comincia oggi: in una sola frase si racchiude tutto il pensiero di Stella McCartney, la designer inglese paladina della sostenibilità che ha fatto di questo concetto la fortuna del brand che porta il suo nome. Tolta per sempre l’etichetta di “figlia di”, la stilista si prepara a festeggiare i 20 anni di attività nel mondo della moda con il suo marchio di lusso eco-conscious, pubblicando un nuovo Manifesto che celebra ogni aspetto della sua filosofia, dai principi etici a cui è fedele alle singole peculiarità del suo stile inconfondibile.

 

Il concetto di lusso responsabile

Stella McCartney ha sempre dichiarato di limitarsi a tradurre nel suo lavoro i principi che guidano la sua vita personale, seguendo un mantra: tomorrow starts today. Pioniera nel portare avanti quei valori di cambiamento che definiscono una moda realmente etica, frutto di sostenibilità ed ecologia, la stilista inglese ha fatto della coerenza il fil rouge della sua vita. «Voglio che la gente scelga le mie borse per quello che rappresentano, non perché non sono realizzate in pelle», ha più volte commentato nelle sue interviste. Vegetariana e animalista, Stella crede infatti fortemente nel valore di ogni cosa che fa e si può dire che sia stata una delle prime designer in assoluto a promuovere il lusso responsabile, una moda luxury che passa però da principi etici molto precisi, da un modello imprenditoriale che non si basa sul sacrificio degli animali, da un approccio differente al fashion accompagnato da una solida passione per il suo lavoro. Tutti aspetti che le hanno fatto guadagnare il soprannome di Stella Steel.

 

«Tomorrow starts today è il mio mantra. Voglio che la gente scelga le mie borse per quello che rappresentano, non perché non sono realizzate in pelle»

 

La storia di questa talentuosa designer, nata e cresciuta a Londra e nella campagna inglese, è fatta di un susseguirsi di successi. Stella McCartney si è laureata prima alla Central Saint Martins, poi poco dopo la collezione di debutto: l’impeccabile sartorialità, la naturale sicurezza nelle confezioni e lo stile femminile “senza sforzo” – per cui la Maison è conosciuta oggi – sono diventate immediatamente evidenti. Dopo il suo ruolo di Direttore Creativo di Chloé a Parigi con il plauso della critica, Stella ha così lanciato nel 2001 la sua prima collezione e il suo marchio omonimo, in collaborazione con Kering (come joint venture 50/50). Tutte le collezioni di abiti e di accessori firmati Stella McCartney, fin dall’esordio ad oggi, sono totalmente prive di materiali animali come pellicce e pelle. Questa è una decisione che Stella McCartney ha sempre sostenuto, sia per ragioni etiche che ambientali. L’utilizzo delle alternative sintetiche alla pelle, che il marchio impiega per la realizzazione dei suoi prodotti, contribuisce a ridurre sprechi e danni all’ambiente, come le emissioni di gas serra associate all’allevamento di animali, all’uso di energia e al consumo di acqua delle concerie per la produzione di pelle. In Brasile, per esempio, l’industria del bestiame è stata un motore della deforestazione, con conseguente perdita di importanti servizi ecosistemici. Inoltre, è inefficiente in termini di produzione per ettaro: di conseguenza, la pelle ricavata da allevamenti in Brasile ha un impatto ambientale molto elevato per singolo chilo.

L’azienda Stella McCartney si impegna continuamente e sviluppa nuovi modi per ridurre gli impatti ambientali, utilizzando tecniche innovative lungo tutta la catena di fornitura. Guidando una sensibilità moderna e responsabile, non viene utilizzata pelle o pelliccia, ma non solo: il marchio ha implementato l’uso del cashmere rigenerato al posto del cashmere vergine, nonché della viscosa sostenibile: entrambi gli sforzi hanno un effetto meno dannoso sull’ambiente. Un’altra pietra miliare della missione ambientale del brand è stata la pubblicazione del suo primo rapporto globale sui profitti e le perdite ambientali (EP&L) per l’intero anno solare 2015, rapporto che è stato precursore del nuovo Manifesto sui valori e gli obiettivi che il brand ha recentemente reso pubblico.

«Ho cercato di esprimere a parole ciò che definisce, amiamo, sappiamo e crediamo della moda di Stella McCartney dalla A alla Z. In breve, questo nuovo manifesto riflette chi siamo e chi speriamo di essere»

 

Il nuovo Manifesto dalla A alla Z

Stella McCartney, fedele al suo “matrimonio” con la moda consapevole che dura ormai da 20 anni, in vista della prossima sfilata primavera/estate 2021 ribadisce l’impegno preso nel mondo del lusso green pubblicando un nuovo Manifesto. Un impegno che mette nero su bianco, dalla A alla Z, i passi compiuti e da compiere per tracciare il futuro del brand. La stilista ha da tempo aperto la strada alla promozione della sostenibilità nella moda, ma ha voluto sfruttare questo periodo di lockdown per riflettere ancora una volta sul ruolo che il suo marchio svolge nel settore del fashion e nel mondo della sostenibilità. Ogni lettera dell’alfabeto definisce le nuove linee guida e i principi del marchio, facendo ancora più chiarezza sul lavoro che la casa di moda sta portando avanti, giorno dopo giorno, a favore dell’ambiente.

«Durante il lockdown, ho cercato di esprimere a parole ciò che definisce, amiamo, sappiamo e crediamo della moda di Stella McCartney dalla A alla Z. È diventato un alfabeto guida per ritenerci responsabili dei nostri valori, di ciò che facciamo e di dove vogliamo andare, producendo sempre la moda più desiderabile e sostenibile che possa essere amata per sempre. In breve, questo manifesto riflette chi siamo e chi speriamo di essere», ha spiegato la stilista. L’alfabeto guiderà ogni aspetto della collezione prêt-à-porter primavera/estate 2021, in termini di materiali e produzione, e riflette i valori di Stella McCartney di zero rifiuti, moda circolare e tessuti upcycling. Ogni lettera è stata interpretata da artisti di fama internazionale, a amici intimi – come Jeff Koons, Olafur Eliasson e William Eggleston – fino alla madre di Stella, Linda McCartney.