Il crescente consumo di dati mobili, che si prevede aumenterà del 260% entro il 2028, rende sempre più impellente trovare soluzioni per incrementare la banda passante. In un futuro in cui si stima che il consumo medio mensile per il singolo smartphone raggiungerà i 46 giga e l’80% sarà dovuto alla fruizione dei video, implementare le infrastrutture dedicate alla connettività e renderle meno costose, oltre che più accessibili, diventa una necessità che non si può ignorare.

LE ONDE MILLIMETRICHE COMPLETERANNO IL 5G

La telefonia mobile di quinta generazione, ovvero il 5G, ancora non ha espresso il suo pieno potenziale e non è pronta per essere superata dal 6G. Lo dimostra l’inserimento in tutto il mondo, a partire dal 2023, dopo l’applicazione negli Stati Uniti, Giappone e Australia, delle onde millimetriche (mmWave), ovvero bande di spettro più elevate nella gamma di 24 gigahertz (GHz) e superiori, che renderebbero potente e completa questa telefonia espandendo la capacità della rete e fornendo un ampio supporto di velocità.

Questo tipo di onde copre aree più piccole rispetto alle frequenze attualmente applicate al 5G, ma offre il massimo delle prestazioni con una maggiore densità di connessioni e, abbinandosi alle altre frequenze, può coprire, a costi contenuti, la richiesta nelle aree affollate.

Quindi, grazie alla capacità di gestire tante connessioni contemporaneamente e all’efficacia in upload, le onde millimetriche sono a tutti gli effetti una delle opzioni più strategiche per ampliare e migliorare le connessioni non solo in ambiente urbano, ma in luoghi che comportano un affollamento sistematico, come stadi, stazioni, aeroporti o metropolitane, per non parlare di centri commerciali e aree per concerti.

Nei paesi europei, dove le infrastrutture più usate sono ancora 4G, l’implementazione delle frequenze sta avvenendo in modo molto graduale: lo spettro della banda 26 GHz (n258), infatti, ad oggi è stato licenziato solo in Italia ad altri 14 stati fra cui Spagna, Grecia e Germania. Durante quest’anno sarà la volta dell’Austria, Regno Unito (outdoor) e Norvegia. Mentre dal 2024 si adegueranno Francia, Olanda e gli altri mancanti.

E se sul mercato sono già disponibili dispositivi 5G con supporto mmWave come smartphone, pc, hotspot, sensori e unità di telecomunicazione, il costo elevato li pone in fasce di mercato ancora ristrette, che dovrebbero diventare più ampie grazie alla diffusione delle infrastrutture e al conseguente abbassamento dei prezzi.

POLITICHE PER CONNESSIONI PIÙ LIBERE E MENO CARE

La Commissione Europea sta attuando politiche che mirano a costruire reti internet più efficienti, più veloci e disponibili per tutti, riducendo allo stesso tempo burocrazia e costi per gli utenti.

In questo contesto, la fibra viene vista come un mezzo efficace per mettere a disposizione dei cittadini connessioni più veloci e allo stesso tempo permettere agli operatori di implementare più rapidamente le reti attraverso procedure semplificate, digitalizzate e meno costose.

Per accelerare la diffusione delle reti di ultima generazione, la Commissione Europea ha presentato un progetto di raccomandazioni atte a orientare le autorità nazionali sulla regolamentazione delle condizioni di accesso alle reti di telecomunicazione da parte di operatori con un importante potere di mercato.

Inoltre l’Esecutivo Europeo ha avviato una consultazione esplorativa della durata di dodici settimane che ha per oggetto il futuro del settore della connettività e delle sue infrastrutture. Scopo della consultazione è raccogliere pareri sulle modalità con cui gli sviluppi e le esigenze del futuro saranno influenzati da una sempre maggiore domanda di connettività, oltre che dai progressi tecnologici.

Ma una delle novità che si presenta tra le più rilevanti per la crescita del settore della tecnologia mobile è il Gigabit infrastructure act, presentato il 23 febbraio, il cui scopo principale è offrire connettività gigabit a tutti i cittadini e le imprese dell’Unione entro il 2030, consentendo una profonda trasformazione del settore delle telecomunicazioni. Il regolamento introdotto con il Gigabit infrastructure act semplificherà e digitalizzerà le procedure di autorizzazione e migliorerà il coordinamento delle opere civili tra i vari operatori di rete per installare condotti, piloni e ogni altra infrastruttura fisica prevista, garantendone l’accesso a ogni attore interessato in tutti i paesi membri. Soprattutto darà una spinta importante alla diffusione della fibra, perché prevede che tutti gli edifici nuovi o fortemente ristrutturati debbano esserne dotati.

IL FUTURO DIGITALE DELL’EUROPA

In un mondo in cui la connettività diventa sempre più centrale, l’Europa si prepara ad una trasformazione digitale basata su una connettività veloce e sicura. Lo sviluppo delle tecnologie e delle infrastrutture per le quali lavorano le istituzioni europee rimette quindi al centro le esigenze del cittadino, che avrà sempre più bisogno di servizi innovativi ed efficienti in un sistema economico composto da aziende intelligenti, sostenibili e digitali.

Ma per ottenere questi cambiamenti, che non sono semplicemente tecnologici, ma soprattutto sociali, non si esclude che verranno a chiamati a contribuire, anche economicamente, gli operatori di telecomunicazioni, ovvero coloro che per primi usufruiranno della nuova generazione di infrastrutture di connettività e che pertanto vengono visti dalla Comunità Europea come dei partner imprescindibili dello sviluppo digitale che stanno immaginando.