Cultura 4.0, oltre 6 miliardi per rilanciare il settore. Il cinema fra i protagonisti della rinascita

“Ci sarà una nuova stagione, un nuovo Rinascimento per i consumi culturali. L’Italia sarà più veloce di altri nella ripresa, noi diamo il meglio quando si tratta di rimboccarsi le maniche”, con queste parole il ministro Franceschini ha tracciato la linea di quella che nelle intenzioni del Governo sarà la nuova stagione di ripresa culturale italiana. Una ripresa non solo nelle intenzioni ma anche in concretezza, con una prima dotazione di 320 milioni di euro che il Parlamento ha approvato lo scorso aprile nel Def (Documento di economia e finanza) per i settori cinema e cultura, che si sommeranno agli oltre 6 miliardi di euro contenuti nel PNRR (Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura). E che la cultura sia fra le priorità, rivestendo un ruolo decisivo per la ripartenza, lo si intuisce anche da un momento simbolico e di grande impatto, quando il 29 luglio al Colosseo si aprirà il G20 a guida italiana con il premier Mario Draghi che ospiterà i grandi del mondo fra le braccia dell’Anfiteatro Flavio.

PNNR CULTURA

La portata degli interventi contenuti nel Recovery, pari a oltre 6 miliardi di euro (esattamente 6.675 miliardi di euro) conferma che da parte dello Stato la volontà di investire in questo settore che può dare un contributo centrale alla crescita e alla ripartenza economica del Paese. I fondi contenuti nel PNRR sono così ripartiti: 4.275 miliardi di euro di investimenti, a cui si sommano nel Fondo Complementare gli investimenti del Piano Strategico Grandi attrattori culturali, per 1.460 miliardi di euro, destinati al recupero di 14 siti d’interesse sul territorio italiano.

FONDI CINEMA

Entrando nello specifico e volendoci soffermare sul comparto cinema vediamo che è previsto un forte rilancio del settore, con un capitale da investire di 455 milioni di euro di cui 300 da destinare al settore cinematografico e audiovisivo per migliorarne la competitività e per potenziare gli studi cinematografici di Cinecittà, del Centro Sperimentale di Cinematografia e della Cineteca Nazionale. Le risorse dovranno aumentare il livello qualitativo e quantitativo dell’offerta produttiva e della digitalizzazione, aumentare la capacità di attrazione delle grandi produzioni nazionali, europee e internazionali e rilanciare le attività formative. Ai 300 milioni si aggiungeranno altri 155 milioni di euro che serviranno per favorire la ripresa dei settori culturali e creativi, incentivando l’innovazione, la transizione tecnologica e green degli operatori culturali, promuovendo la domanda e la partecipazione culturale attiva dei cittadini, migliorare l’ecosistema in cui operano i settori culturali fino a promuovere innovazione ed eco-design. Un ultimo dato, ma non meno importante, riguarderà il progetto di sviluppo e potenziamento delle attività de La Biennale di Venezia, che diventerà un polo permanente di eccellenza nazionale e internazionale grazie ad investimenti pari a circa 170 milioni di euro contenuti nel Recovery.

TENDERSTORIES

L’ottava arte ha rappresentato e rappresenta per Tendercapital un segmento strategico di sviluppo culturale, tanto che su iniziativa del presidente Moreno Zani è nata Tenderstories, un incubatore specializzato nello sviluppo e nelle creazioni di storie originali e di prodotti innovativi ed autoriali dal respiro internazionale. Sostenere la cultura offre l’opportunità di entrare in un mercato con ampi margini di sviluppo e che si appresta a diventare, anche alla luce dei prossimi investimenti, un asset fondamentale per il rilancio economico del Paese. Fin dal 2018 Tenderstories si è affacciata sul mercato con prodotti editoriali originali come il film painting “Yugen” diretto dalla regista Martha Fiennes con la partecipazione dell’attrice Salma Hayek, che fu presentato in anteprima durante il Festival del Cinema di Venezia. Sempre Venezia è stato il palcoscenico per la successiva produzione targata Tenderstories: il film “Padrenostro” diretto da Claudio Noce e con protagonista Pierfrancesco Favino, vincitore della Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile. La visione strategica di Tenderstories con la direzione di Malcom Pagani vedrà inoltre al prossimo Festival di Cannes le proiezioni in anteprima del documentario “Marx può aspettare”, co-prodotto da Tenderstories, per la regia di Marco Bellocchio che riceverà in quell’occasione la Palma d’Oro d’onore. La continua ricerca di innovazione culturale e di storie da raccontare al cinema ha portato di recente Tenderstories ad investire su un nuovo progetto editoriale che racconterà la vita di Lucio Dalla. Sarà un’iniziativa culturale unica nel suo genere perché dietro la macchina da presa di sarà l’artista bolognese Cesare Cremonini, che la prima volta si calerà in un ruolo inedito, portando sugli schermi un soggetto originale scritto da lui e che fin dai primi ciak si appresta a diventare un “caso cinematografico”.