Probabilmente adesso ce n’è almeno uno che sta volando sopra la tua testa ma niente paura! Non tutti i droni sono progettati per sorvegliare e fare la guerra, come dimostra la proliferazione della drone-technology nel mondo dell’arte che, per sua natura, è un terreno di sperimentazione continua delle possibilità umane attraverso creatività, immaginazione e tecnologia. Esaminare la drone-art ci dà modo di capire più in profondità le motivazioni dietro un fenomemo che trascende il mondo della tecnologia per entrare in quello dell’arte.
Il turismo vola più in alto
Borghi medievali, panorami mozzafiato e droni sono la ricetta per realizzare video e scatti fotografici eccellenti senza dover spendere cifre folli per elicotteri e materiale apposito. Le tecnologie delle nuove generazioni di droni permettono di iniziare a fare sul serio, sia dal punto di vista di un regista che di un businessman. Infatti le spettacolari riprese fatte dai droni sono già ampiamente utilizzate per valorizzare il turismo su scala globale perché consentono prospettive paesaggistiche prima impensabili.
Gli effetti speciali diventano reali
Ciò che prima era possibile solo grazie alla computer graphics dei film del cinema adesso è stato realizzato direttamente dal vivo. Un esempio notevole è Sparked del Cirque du Soleil, una performance live interattiva tra droni e umani.
Oltre i confini della musica
La Drone Orchestra di John Cale e Liam Young ha debuttato al Barbican Theatre di Londra con LOOP>>60Hz, un’esperienza audiovisiva che va oltre la pura innovazione per sconfinare nel mondo delle avanguardie.
Pare che il futuro riservi una crescita impressionante delle potenzialità dei droni, con risultati mai immaginati fino a ora: tali da rendere sempre più labile il confine fra la tecnologia, performance-arte e pura immaginazione.