La magia del successo di J.K. Rowling

Per descrivere la dimensione del suo successo basta un numero: 450 milioni. Sono i libri acquistati di Harry Potter, che fanno di J.K. Rowling la scrittrice con più copie vendute nella storia dell’editoria e della saga di Harry Potter la più letta del mondo, tradotta in oltre 70 lingue. Il 21 luglio 2007 usciva “Harry Potter e i Doni della Morte” e nelle prime ventiquattro ore fu acquistato 11 milioni di volte, circa 20 copie al secondo, solo in Gran Bretagna. Persino Miranda Priestley, ne “Il Diavolo veste Prada”, bramava la copia inedita del manoscritto chiedendolo in anteprima alla sua – disperata – assistente.

L’inizio della storia di un grande successo
Il successo di Joanne Rowling è il frutto di determinazione, grande talento e forza di volontà. La sua è la storia di una donna che ha sacrificato molto per non dover rinunciare alla cosa più grande: inseguire il sogno di vedere i suoi romanzi tra gli scaffali delle librerie.
Dopo la laurea in letteratura, Rowling si trasferì subito in Portogallo per insegnare inglese. Lì trovò l’amore, si sposò ma non ebbe fortuna. Nel 1993 fu lasciata in bianco dal marito, poco dopo il parto della sua prima (e unica) figlia. Senza stipendio, senza marito, con una bambina piccola e un sussidio di disoccupazione altrettanto piccolo: quegli anni furono i più difficili della sua esistenza. J.K. Rowling decise di trasferirsi ad Edimburgo da sua sorella.

Come ha raccontato lei stessa, entrò in depressione e, sull’orlo di un baratro finanziario, sociale e personale, scelse la via d’uscita più difficile: perseverare nell’inseguire il proprio sogno. Pur di portare a termine il primo libro di Harry Potter, la Rowling andava ogni giorno al pub del cognato per scrivere, portandosi dietro la figlia. Le attaccarono l’etichetta di fallita vista la sua situazione di madre single senza né soldi né prospettive.

"La sensazione che provano i personaggi di Harry Potter davanti a un Dissennatore è la stessa provata da J.K. Rowling a Edimburgo."

Cinque anni dopo aver scritto le prime righe, vedeva la luce il bozzetto finale di “Harry Potter e la Pietra Filosofale”. Per il successo però bisognava attendere ancora: tutte le case editrici a cui era stato inviato il manoscritto risposero “non ci interessa”. Alla fine, la determinazione la premiò: nel 1996 una piccola casa editrice, la Bloomsbury, accettò di pubblicare il suo romanzo .Il resto è storia.

Il discorso di J.K. Rowling all’Università di Harvard

Qui il testo completo del discorso.


La determinazione è un talento

J.K. Rowling ha imparato a convivere e poi superare sfiducia e pessimismo, sensazioni comuni a tanti di noi. Perché non sempre basta il talento per arrivare al successo, questa storia ci insegna che serve una ferrea determinazione nel credere in se stessi per raggiungere il proprio sogno. J.K. Rowling era piena di dubbi ma di una cosa era fermamente convinta: nessuno crederà in te se non sei tu il primo a farlo.