Dopo i razzi riciclabili, le gite su Marte, i supertreni e le auto elettriche, l’imprenditore 45enne più chiacchierato del pianeta, ha deciso di lanciare e finanziare Neuralink, una società che punta ad arricchire il cervello umano di ingredienti sintetici come i cosiddetti ”lacci neurali”.
Iniziamo con una premessa doverosa. Neuralink è una startup che si occupa si ideare, sviluppare e commercializzare una sorta di impianto cerebrale in grado di eliminare qualsiasi dispositivo “intermediario” esterno al corpo. L’obiettivo dichiarato è sfruttare il potenziale di calcolo di una macchina ma controllando il tutto con un cervello umano.
Long Neuralink piece coming out on @waitbutwhy in about a week. Difficult to dedicate the time, but existential risk is too high not to.
— Elon Musk (@elonmusk) 28 marzo 2017
Utopia? Non se si pensa al fatto che rispetto a 10 o 20 anni fa, possiamo già considerarci connessi a sistemi di intelligenza artificiale. Musk vuole “semplicemente” portare quella potenza di elaborazione dal palmo della nostra mano al nostro cervello.
La tabella di marcia
Musk ha già selezionato le 8 persone che materialmente lavoreranno al progetto tra oltre 1.000 candidati. Sul sito di Neuralink sono ancora aperte molteplici candidature, dall’elettrochimico all’ingegnere biomedico. Tutte le posizioni sono da considerarsi Full time – specifica Musk sul portale dedicato – e con sede a San Francisco.
Il primo traguardo da raggiungere sarà quindi quello di un prodotto per l’utilizzo in ambito medico:
"Vogliamo portare sul mercato, entro quattro anni, qualcosa che aiuti le persone con gravi danni cerebrali derivanti da ictus, lesioni tumorali o congenite"
ha spiegato Musk, dopodiché si passerà allo sviluppo delle interfacce umane per l’intelligenza artificiale.
Un progetto estremamente ambizioso insomma, non privo di sfide mastodontiche da combattere. Staremo a vedere.