Fondata nell’agosto del 2008, oggi Airbnb è un portale affidabile e di fama mondiale, all’interno del quale è possibile pubblicare, scoprire e prenotare alloggi unici in tutto il mondo.
Host di tutto il pianeta si sono infatti nel tempo moltiplicati, mettendo a disposizione dei viaggiatori appartamenti di ogni genere, case e addirittura castelli in 65000 città e 191 paesi. Ma com’è iniziato tutto questo?
Una conferenza in città trasformata in impresa.
Incredibile pensarci oggi, ma Joe Gebbia e Brian Chesky – entrambi co-fondatori di Airbnb – prima di dirigere l’azienda leader dell’home sharing, erano due giovani designer che dividevano l’affitto. Nel 2007 condividevano un appartamento a San Francisco, proprio mentre la Industrial Design Society of America organizzava un’importante conferenza annuale e la disponibilità degli hotel era ormai esaurita. Fu così che i due, che faticavano a pagare il canone di locazione, decisero di offrire come alloggio parte del proprio loft, per accogliere altri viaggiatori interessati a partecipare all’evento.
Un’idea eccezionale.
Joe e Brian non si limitarono ad avvantaggiarsi della condizione di overbooking delle strutture alberghiere della città, ma si proposero di offrire un’esperienza di viaggio nuova, più personale, “more human“, come recita ancora oggi la pubblicità di Airbnb. Questo fu il motivo scatenante per il quale l’idea funzionò, e i due designer, ai quali si unì anche il terzo co-founder Nathan Blecharczyk, decisero di provare a lanciare il nuovo business nel mercato degli alloggi per turisti.
Un inizio burrascoso.
L’idea era di fatto molto valida, ma le difficoltà arrivarono presto. Furono infatti ben 7 i rifiuti ricevuti da Brian, Nathan e Joe da parte degli investitori, che li portarono a un rischio di fallimento a un anno dalla partenza. A salvare l’idea furono altrettante idee, come quella di pubblicizzarsi su alcune scatole di cereali personalizzate durante la convention dei Democratici americani nel 2009.
I valori del successo.
Airbnb è valutata circa 30 miliardi di dollari, ma i suoi valori sono rimasti per lo più invariati: pagamenti online sicuri, un modello basato sulle recensioni per garantire agli utenti massima trasparenza e una forte e costate costruzione e gestione della propria community. Un grande esempio di business per chi vuole lanciare una startup e non solo.