Icona di fama internazionale, Letizia Battaglia è stata, ed è, una figura poliedrica il cui impatto è stato determinante nel mondo della cultura, così come nell’affermare la forza e la capacità femminile in un mondo di “soli uomini”.
In occasione dell’8 marzo, giornata dedicata alle donne, la sua vita è un esempio che muove le coscienze e conquista ammiratori di ogni età e genere grazie alla carica evocativa delle sue opere.
LA FOTOGRAFIA IL SUO MONDO
I suoi scatti in bianco e nero hanno descritto la storia di Palermo (la sua città natale) con i suoi “inferni” sociali: la mafia, la povertà, la miseria e gli insuccessi. La Battaglia ha saputo cristallizzare gli anni 70, 80 e 90, in cui una Palermo ferita cercava la sua via di salvezza. I suoi lavori, nati in origine dall’urgenza di documentare, si sono fatti arte capace di parlare a tutto il mondo.
L’ultima antologica a lei dedicata si è svolta nel 2019 prima a Venezia, nella prestigiosa cornice della Casa dei Tre Oci, poi a Milano a Palazzo Reale. Curata da Francesca Alfano Miglietti e organizzata da Civita Tre Venezie, la retrospettiva è stata promossa da Fondazione di Venezia e da Tendercapital. In quell’occasione il pubblico ha ammirato 300 fotografie, molte inedite, capaci di raccontare con lucidità il contesto sociale e politico. Ritratti, ma anche momenti della vita pubblica, immagini di vita, di morte, di amore e dolore. Un percorso nel quale emerge la fotografia poetica e politica di una donna sempre curiosa di ciò che la circonda. Gli scatti raccontano di ideologie e convinzioni in merito alla società, all’impegno politico, alle realtà emarginate, alla violenza provocata dalle guerre di potere, all’emancipazione della donna. Un percorso capace di raccontare a pieno Letizia Battaglia, artista unica e icona del nostro tempo.
PRIMA REPORTER DONNA
La carriera di Letizia Battaglia inizia molto lontano dalla fotografia d’arte, come foto reporter di mafia, prima donna italiana a fotografare gli efferati delitti di Cosa Nostra nella sua Palermo. In un mondo incapace di pensare la donna al di fuori delle mura domestiche, Letizia Battaglia è riuscita ad emergere diventando fra le più accreditate e riconosciute interpreti della professione. Le sue foto hanno immortalato momenti fondamentali della storia del nostro Paese, come l’immagine che ritrae Piersanti Mattarella morente fra le braccia del fratello Sergio, attuale Presidente della Repubblica. E così molti altri scatti capaci di testimoniare la drammatica condizione del sud Italia, scatti che le hanno permesso di diventare la prima donna europea a ricevere nel 1985 il prestigioso Premio Eugene Smith, riconoscimento internazionale in ricordo del grande fotografo della rivista “Life”. La drammaticità e la capacità di “cogliere l’attimo” hanno reso iconiche le immagini della Battaglia, ormai simbolo della femminilità e dell’arte che non si arrendono all’imposizione. A novembre 2017, dopo aver inaugurato il Centro Internazionale di Fotografia all’interno dei Cantieri culturali alla Zisa, nella sua Palermo, è stata scelta dal New York Times come una delle 11 donne più interessanti dell’anno.
DOPO LA FOTOGRAFIA
Accanto alla fotografia, la Battaglia si è dedicata anche alla politica e alla scrittura con alterni successi. Si è confrontata con sfide in ambiti molto diversi, senza mai rinunciare a raccontare la società. Ma è proprio con la fotografia però che è riuscita a prendersi “il mondo, ovunque sia”, esprimendo appieno la sua impareggiabile vena poetica e comunicativa e regalandoci, con i suoi scatti, una preziosa lezione di vita e di autodeterminazione.