Il trend degli assistenti vocali: opportunità o limite?

L’uso degli assistenti vocali è destinato a triplicare nei prossimi anni. A decretarlo è una  previsione degli analisti britannici di Juniper Research. L’azienda stima che ci saranno 8 miliardi di assistenti vocali digitali in uso entro il 2023, rispetto ai 2,5 miliardi del 2018. La ricerca prevede che la categoria in più rapida crescita nei prossimi anni sarà quella delle smart tv: gli assistenti vocali installati sugli schermi intelligenti cresceranno del 121,3% nei prossimi cinque anni. Gli altoparlanti intelligenti invece cresceranno del 41,3 per cento. Secondo lo studio anche i dispositivi wearable giocheranno un ruolo significativo, con una crescita del 40,2%.

Il rapporto prevede l’utilizzo degli assistenti vocali anche a supporto del commercio elettronico. Gli acquisti online fatti tramite l’ausilio di assistenti vocali cresceranno fino a più di 80 miliardi di dollari all’anno entro il 2023.

 

Gli assistenti vocali più usati

Microsoft ha condotto invece una ricerca sull’utilizzo e l’apprezzamento dei vari assistenti vocali esistenti a oggi. Ne è emerso l’ovvio dominio dei due principali assistenti di Google e Apple ma anche la preoccupazione degli utenti per la propria privacy. Secondo Microsoft, il 75% dei proprietari di casa possiederà almeno uno smart speaker entro il 2020, considerando che il 69% dei partecipanti ai sondaggi già possiede un dispositivo del genere e che più della metà di essi si aspetta che l’assistente li aiuterà nei futuri acquisti entro i prossimi cinque anni. Nessuno, però, divulgherebbe le proprie informazioni personali a meno di una rilevante ricompensa.

Gli utenti degli assistenti vocali sono infatti preoccupati riguardo la propria privacy: la metà di loro teme per i propri dati personali, il 41% ha paura che il dispositivo registri continuamente le conversazioni personali e il 36% non vuole che i propri dati personali vengano usati dai gestori degli assistenti vocali.

 

Assistenti vocali più comodi delle app

Secondo il Capgemini Research Institute, che ha stilato il rapporto Conversational Commerce: Why Consumers Are Embracing Voice Assistants in Their Lives, i consumatori che utilizzano gli assistenti vocali hanno espresso pareri molto positivi relativi alla loro esperienza: più di 7 utenti su 10 hanno detto di essere soddisfatti del proprio assistente vocale e più di 5 utenti su 10 hanno affermato che l’assistente vocale è preferibile alle app per dispositivi mobili o ai siti web perché è più comodo, in quanto permette di svolgere attività a mani libere. I dati parlano chiaro: da qui ai prossimi tre anni, quattro consumatori su 10 utilizzeranno gli assistenti vocali al posto di app mobile e siti online. Non solo: quasi un terzo (31%) delle persone interagirà con un’assistente vocale invece di recarsi in un negozio fisico o presso una filiale bancaria, rispetto al 20% registrato oggi. Attualmente, chi utilizza gli assistenti vocali investe il 3% della propria spesa totale tramite assistenti vocali, ma si stima che questa percentuale crescerà fino a raggiungere il 18% nei prossimi tre anni, riducendo così la quota di acquisti effettuati presso un negozio fisico (45%) e sui siti web (37%).