Yugen di Martha Fiennes “sbarca” a Londra

Yugen di Martha Fiennes “sbarca” a Londra

Yugen di Martha Fiennes “sbarca” a Londra

Yugen di Martha Fiennes “sbarca” a Londra

Yugen di Martha Fiennes “sbarca” a Londra

La premiere londinese di Yugen si è tenuta venerdì sera presso Chucs Serpentine – Serpentine Sackler Gallery, ospitata dal direttore artistico Hans Ulrich Obrist e dal CEO Yana Peel.

La Sackler è il più recente tra gli spazi espositivi gestiti dalla Serpentine Galleries, in Kensington Gardens. La galleria è stata inaugurata nel 2013 come “estensione naturale” dell’originaria Serpentine Gallery, situata a pochi minuti di distanza. Il progetto è stato reso possibile grazie a una donazione di Mortimer and Theresa Sackler Foundation, da cui il nome, e da Bloomberg Philanthropies.

La Sackler occupa gli ambienti di un ex deposito di esplosivi, edificio tutelato risalente al 1805, al quale è stato aggiunto un avancorpo progettato da Zaha Hadid. Oltre agli spazi espositivi per mostre temporanee, l’insieme della galleria offre uno spazio d’incontro, un ristorante, un negozio e locali per lo staff.

La presentazione e l’opera

“Una conversazione tra spiritualità e tecnologia”, titola Christie’s mentre Harper’s Bazaar Art lo paragona a “The neverending story”, la storia infinita. Yugen è un’operazione sinergica tra Martha Fiennes, Salma Hayek – star internazionale che ha accettato di essere letteralmente il fulcro visivo del progetto –  e Magnus Fiennes, compositore e autore delle musiche. Il progetto è stato prodotto da Tendercapital, società creata da Moreno Zani nella salda convinzione che la combinazione di talento, integrità e innovazione possano fare la differenza rispetto al mondo della finanza tradizionale. “Arte e tecnologia” – del resto, come sottolinea lo stesso Zani, “sono state in costante dialogo fin dai tempi antichi: Yugen, connubio di coding, CGI e riprese cinematografiche, è un passo ulteriore nell’esplorazione di questa relazione, che apre nuove visioni per entrambi i fronti”.

La rassegna

La presentazione si è svolta all’interno della kermesse artistica annuale Frieze London, fiera d’arte contemporanea di cui si è svolta la 16esima edizione presso il Regent’s Park a Londra tra il 5 e il 7 ottobre (in contemporanea alle “sorelle” Frieze Masters e Frieze Sculpture). Lo scorso giugno la rassegna inglese aveva svelato la nascita di una nuova sezione della fiera, Social Works, con focus dedicato a quelle donne artiste che, negli anni Ottanta, “hanno sfidato il mercato dominato dagli uomini”. Social Works si pone come il naturale prosieguo di Sex Works, sezione di Frieze London 2017 dedicata ad artiste femministe le cui opere negli anni Sessanta e Settanta erano state considerate troppo “hard” per essere esposte o censurate.