Insurtech: le assicurazioni si muovono verso il digitale

Il mondo assicurativo è stato per decenni immobile, restio al cambiamento tecnologico. Oggi, forse complice l’ondata di fiducia nel fintech da parte delle banche, qualcosa si muove. Da anni si parla di insurtech e oggi questa realtà inizia a consolidarsi: sono 1800 a livello globale le startup del settore e nel 2017 hanno ricevuto in totale oltre 200 investimenti per un valore complessivo di due miliardi di dollari (dati 2017 Insurtech Almanac, Ft Partners, gennaio 2018). Dai venture capital, ma anche dai grandi gruppi assicurativi tradizionali, che iniziano a crederci.

Automotive: le scatole nere

Una delle aziende pioniere del settore si chiama Octo Telematics e offre soluzioni telematiche e di analisi dei dati per l’assicurazione auto. Fondata nel 2002, Octo Telematics progetta e produce scatole nere per veicoli. Oggi è l’azienda di telematica assicurativa più grande al mondo ed è impegnata nella trasformazione delle assicurazioni automobilistiche grazie ad analisi comportamentali, di contesto e di guida per oltre cento partner assicurativi. Le scatole nere monitorano le abitudini di guida dell’utente e le dinamiche dei sinistri. Non a caso, chi sceglie un’assicurazione con scatola nera (e se la fa installare sull’auto) ottiene degli sconti. A tendere i premi assicurativi saranno adeguati al reale stile di guida: in base a come guidi, quanto ti muovi, dove e in che orari, la compagnia imposterà il premio. L’uso delle black box collegato alle polizze è in forte crescita in tutto il mondo.

Gli altri ambiti assicurativi

Oltre all’assicurazione auto, l’internet delle cose può essere applicato all’assicurazione sulla casa e persino a quella sulla persona. Ci sono sperimentazioni di pacchetti assicurativi che prevedono sensori applicati in casa che vanno a prevenire o rendere edotta la compagnia di eventuali sinistri. Per quanto riguarda il campo della salute, la sudafricana Discovery, per esempio, ha ideato programma Vitality che premia il comportamento sano dell’assicurato con sconti e promozioni su palestra, spesa e viaggi. Come? Monitorando lo stato di salute e di attività del cliente con dispositivi indossabili connessi. Il concetto è semplice: a tendere, se ci faremo “controllare”, risparmieremo.

La tecnologia sta per cambiare anche l’interazione tra compagnie assicurative e utenti: se prima a proporre polizze erano gli agenti, oggi l’intelligenza artificiale basata sull’analisi dei dati lo fa offrendo il prodotto giusto al momento giusto. Sei in aeroporto e stai imbarcando la valigia? L’assicurazione potrà inviarti una notifica push sul cellulare e proporti al momento la copertura bagaglio: basterà un click per attivarla. Sei arrivato in un comprensorio sciistico? L’intelligenza artificiale ti proporrà in tempo reale una polizza per la tua giornata sulla neve.

Gli smart contract

Ma le sperimentazioni vanno oltre: la nuova frontiera dell’insurtech è la blockchain, che consente, attraverso gli smart contract, di velocizzare le pratiche. Alcune compagnie stanno iniziando a proporre polizze gestite tramite la blockchain: l’utente paga direttamente il premio su blockchain grazie a una app e, in caso di incidente, riceve automaticamente il rimborso tramite la “catena di blocchi” senza apertura di sinistro. Un contratto assicurativo che utilizza la blockchain si avvia tramite l’acquisto di uno smart contract con il pagamento del premio via app e un rimborso che si attiva automaticamente alla ricezione dell’informazione sull’evento di sinistro confluita tramite un sistema di riconoscimento esterno chiamato Oracolo. Questo sistema si addice particolarmente per prodotti assicurativi ad evento, per esempio i ritardi o le cancellazioni dei voli aerei.