Food delivery: una moda o un business duraturo?

Uno studio di NPD Group dimostra che negli ultimi anni le consegne di food delivery gestite su piattaforme web sono cresciute costantemente. Gli ordini digitali sono aumentati a livello internazionale, anche se il mercato della ristorazione è rimasto complessivamente stabile o in alcuni casi ha subito un rallentamento.

 

La crescita

Il fenomeno tocca anche l’Europa: il digital food delivery ha messo a segno una progressione del 19% in Germania, del 16% in Spagna, del 15% in Francia, del 13% in Italia e dell’8% in Gran Bretagna. La pizza è ovunque il prodotto più ordinato digitalmente – con alcune eccezioni. Ai Brasiliani, per esempio, piace ordinare patatine fritte, mentre i francesi hanno un debole per gli hamburger.

A livello mondiale, secondo una ricerca McKinsey il mercato del food delivery si attesta intorno a 83 miliardi di euro, pari all’1% del mercato alimentare complessivo. Crescerà con un tasso annuale stimato del 3,5% nei prossimi cinque anni. Tuttavia, il modello tradizionale di consegna a domicilio, in cui il consumatore effettua un ordine via telefono, rappresenta una quota di mercato ancora pari al 90%. In Italia, il mercato vale 2 miliardi di euro ed è penetrato soltanto del 3%.

In Europa i tassi di penetrazione online vanno già dal 56% in Svezia al 43% in Austria. All’altro estremo dello spettro, Asia, America Latina e Medio Oriente sono all’inizio del ciclo di crescita. I catalizzatori chiave per l’adozione della consegna di cibo online sono il livello generale di finanziamento per l’industria e la dimensione dei budget di marketing.

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Il valore dei maggiori player globali

Con i primi cinque attori globali che hanno raggiunto una valutazione complessiva di oltre 10 miliardi di euro, la domanda chiave è quale sarà un livello sostenibile di redditività per i modelli di business della consegna di alimenti online. Il mercato è diventato più rialzista sul settore, offrendo ai player che sono ancora privati valutazioni e livelli di finanziamento più elevati rispetto a quelle ottenute in passato da società precedenti allo stesso stadio. Due dei primi cinque servizi di food delivery, GrubHub e Just Eat, hanno fatto le loro IPO nel 2014. Hanno raccolto un finanziamento totale moderato, inferiore a 100 milioni di euro, prima delle IPO. Al contrario, Delivery Hero e Deliveroo, che potrebbero lanciare le proprie IPO nei prossimi due anni, hanno già un elevato rapporto valutazione / equity: Delivery Hero ha una valutazione di 2,7 miliardi di euro rispetto a 1,2 miliardi di finanziamento (un rapporto di 2,2 a 1) e Deliveroo ha una valutazione stimata di 1 miliardo di euro contro un finanziamento totale di 4 milioni di euro (2,5 a 1). Chiaramente, il mercato vede una rapida crescita per questi player. La sfida, ora, è mantenere quella convinzione.