Alex Zanardi: quando l'ottimismo si trasforma in un motore trainante.

Alex Zanardi, classe ’66, è un pilota automobilistico, para ciclista e conduttore televisivo di successo. Un uomo dalle mille risorse, che davanti alle sfide più disparate, è riuscito non solo a tornare in pista nel minor tempo possibile, ma a tornarci da vincente.

Dall’infanzia bolognese alle prime vittorie sui kart. Alex è nato a Bologna il 23 ottobre 1966 da papà idraulico e mamma casalinga e camiciaia. A soli 13 anni iniziò a correre con il suo kart, collezionando vittorie e traguardi, sino ad approdare alla Formula 3, vincendo un campionato nel 1990.

L’ingresso in Formula 1 e il terribile incidente. Zanardi iniziò a correre nella Formula 1 nel 1991, prima con Jordan, poi con Lotus. Gli anni successivi per il pilota furono un susseguirsi di sventure, di frenate e brusche e di ripartenze a testa alta. Prima un brutto incidente nel 1993, poi il fallimento di Lotus, seguito da un ritiro momentaneo di Zanardi dalla Formula 1. Ma non smise di gareggiare: iniziò infatti a correre per la Formula Cart, dove collezionò diverse vittorie, diventando sempre più popolare nel circuito statunitense. Nel 1998 fece ritorno alla Formula 1 per un breve periodo, senza ottenere grandi risultati, così tornò alla Formula Cart. Il 15 settembre 2001 Alex, poco dopo l’uscita dai box del circuito del Lausitzring in Germania, si ritrovò di traverso con l’auto di Alex Tagliani in arrivo: lo scontro fu violentissimo, tanto da tranciare letteralmente in due auto e pilota.

La seconda vita di Alex Zanardi. Si può davvero dire che Alex, dopo 16 operazioni e 7 arresti cardiaci, sia rinato in tutti i sensi. Dopo un lungo e impegnativo periodo riabilitativo, nel 2003 Zanardi tornò nel circuito tedesco per ripercorrere simbolicamente i 13 giri della gara del 2001 mai completati, a bordo di una vettura appositamente modificata. I tempi registrati furono stupefacenti, tanto da spingere Alex a tornare a correre a partire dal 2005: una scelta che permise al pilota di partecipare ad altri cinque campionati, ottenendo diverse vittorie, fino all’annuncio del suo ritiro nel 2009.

Uno sportivo inarrestabile. Dopo aver chiuso il capitolo WTCC, Alex si è concentrato fortemente su una nuova passione, quella dell’handbike, bicicletta a tre ruote che viene spinta con le braccia. Durante la sua prima gara, la maratona di New York del 2007, si aggiudicò un sorprendente 4° posto. Questa vittoria anticipava la nuova carriera di Alex, oggi puntellata di diverse partecipazioni e medaglie a maratone, gare mondiali e Paralimpiadi. Nel 2014, lo abbiamo addirittura visto protagonista di un durissimo Ironman.

Zanardi ci dimostra, una volta per tutte, come nello sport e nella vita “la disabilità sia un fattore relativo”, che non può mai toglierci il desiderio intimo di migliorarci. E, perché no, oltre a migliorare la propria situazione, la storia di Zanardi ci insegna che con tenacia e curiosità possiamo farlo anche con le altre persone.